Nonostante la crisi, il 2009 è stato pieno di novità sul fronte dell'high tech. Soprattutto nel campo di internet, con l'esplosione dei social network a livello mondiale. Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco. La Cnn ha sentito i massimi esperti del settore per capire quali sono le idee che hanno fatto fiasco e gli intoppi informatici più clamorosi del 2009. Eccoli.

1) Zune, falsa partenza per l'anti iPod
Nelle ambizioni prometteva di essere il rivale più agguerrito dell'iPod. Ma il debutto del lettore mp3 di casa Microsoft è stato abbastanza tragicomico. Ricordate il capodanno del 2000, quando sembrava che tutti i computer del mondo dovessero fermarsi perché i calcolatori non avevano messo in conto il passaggio del millennio? Qualcosa di simile è avvenuto ai modelli da 30 giga di Zune, che a mezzanotte del 31 dicembre 2008 si sono fermati. L'orologio interno non aveva messo in conto il passaggio di anno: dal Millennium bug allo Zune Bug.

2) La marcia indietro di Facebook
Tutte le volte che Facebook annuncia una novità, c'è sempre un malumore diffuso tra i suoi 350 milioni di utenti. Una vera è propria rivolta è scattata a febbraio, quando la società ha fatto sapere che avrebbe mantenuto tutti i diritti sui contenuti postati, anche dopo che il materiale fosse stato eliminato. E pure quando l'utente si fosse cancellato. Subissata dalle proteste, Facebook è stata costretta a fare marcia indietro e ripristinare la precedente normativa.

3) Interessante Google wave, però...
Forse è un po' troppo presto per definirlo un fallimento. Ma sono in molti, addetti ai lavori e non, a interrogarsi su una delle novità più pubblicizzate negli ultimi tempi: Google wave. La piattaforma consente agli utenti di collaborare e comunicare in tempo reale. Ma in realtà in molti sono scettici, soprattutto sulla sua praticità. Basti pensare che, per spiegarne il funzionamento, Google ha pubblicato un video da 80 minuti. Forse un po' tantino al punto che la nuova applicazione ha ispirato addirittura un nuovo sito web: easiertounderstandthanwave.com (letteralmente più facile da usare di google wave). Qui gli utenti possono per esempio mettere a confronto Google Wave con il sistema fiscale americano: quale è più semplice da capire?

4) L'attacco informatico a Twitter
Un doppio attacco informatico ha messo a nudo quest'anno le falle del sistema di sicurezza informatica di Twitter. Alle proteste degli utenti, preoccupati che i loro dati sensibili fossero stato rubati, la società ha risposto che l'attacco si era limitato a file personali di alcuni impiegati. E così l'hacker ha pensato di tornare lancia in riesta e trafugare 310 documenti riservati (comprese alcune proiezioni finanziarie) e inviarle al blog Tech crunch.

5) Gmail va in crash
Nel 2009, per la prima volta il sistema di posta elettronica di Google si è bloccato. È successo una volta a Febbraio e due a settembre. Lo stop di Gmail ha messo per qualche ora in apprensione i suoi utenti, molti dei quali lo utilizzano non solo per la posta, ma anche per archiviare documenti e informazioni.

6) I social network finiscono ko
Il 6 di agosto di quest'anno Facebook, Twitter e la piattaforma di blog Livejournal, sono stati oscurati per qualche ora a causa di un attacco informatico. Quando i siti hanno ripreso la loro attività sono stati riempiti di commenti che hanno messo in luce la «dipendenza da pc» di molti americani. C'è chi è arrivato a sentirsi «nudo» perché, per qualche ora non ha avuto la possibilità di scrivere post su Twitter.

7) La psicosi del super virus
Minaccia sventata o colossale pesce d'aprile? In rete molti si interrogano ancora su conflicker, il maxi virus scoperto alla fine del 2008 e che si diceva avesse infettato quasi 10 milioni di computer in tutto il mondo. Il malaware avrebbe preso il controllo del pc, per poi sferrare l'attacco in un secondo momento. Precisamente il primo di aprile 2009. In realtà quel giorno si capì che era solo un falso allarme. O forse, appunto, un colossale «pesce».

8) L'anno dei social network e relativi eccessi
Il 2009 è stato l'anno della consacrazione dei social network. Nel bene e nel male. Gli eccessi in questo caso si sprecano. Diversi membri del Congresso non hanno prestato grande attenzione al discorso sullo Stato dell'Unione del presidente Obama, perché troppo impegnati ad aggiornare il proprio profilo. C'è poi chi ha cambiato il proprio stato da «fidanzato» a «sposato» ancora sull'altare. Per non parlare della mamma che ha annunciato su Twitter la morte del figlio.

9) I dati personali cancellati da T-mobile
Alcuni osservatori l'hanno definito «un disastro quasi incomprensibile». Ad ottobre la compagnia telefonica americana T-mobile ha annunciato di aver perso dati e informazioni personali dei suoi utenti a causa di un errore di un server amministrato da una controllata di Microsoft. Contatti, numeri di telefono, agende. Tutto è stato perso e solo in parte recuperato. T-mobile ha offerto agli utenti danneggiati servizi gratuiti a titolo di compensazione. Ma questo non ha convinto molti di loro a ritirare la causa civile.

10) TwitterPeek, ce n'era veramente bisogno?
Chi spenderebbe mai 199 dollari per un'applicazione che permette di aggiornare il proprio profilo di Twitter agilmente con il cellulare? Basterebbe questa semplice domanda per spiegare il flop di Twitterpeek, l'applicazione "mobile" per gli utenti del social network.

 

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